la ciotola di dragonball

Ecco perché i miei figli mi chiedono di comprare ogni giorno le figurine. Per avere, l’indomani, maggiore potere di acquisto e di scambio con i compagni. Non va bene. Non è possibile ogni giorno pagare un obolo alla causa cards-socializzazione-divertimento etc.
Ogni edicola attira sguardi magnetici, innesca capricci, promuove smottamenti e infine cedimenti. Spendo di meno se prendo un taxi per tornare a casa: niente negozi, niente capricci. A caserta non passa mai un taxi! Bisogna chiamarlo. Intanto che fare? Non si può vietare e basta. O meglio: si può, ma non serve molto. Perché poi bisogna tenere duro. E non sempre è facile.
“Maestro, insegnami la verità”. “Prendi la tua ciotola e lavala”. Racconto zen.
Queste storie zen sono tremende. Hanno un senso della sintesi straordinario. Ti fanno capire tutto. O niente. (Tanto poi ci sarà un’altra storia che ti fa spiega che tutto e niente coincidono).
Comunque queste due battute mi lasciano in bilico tra domande e riflessioni per un bel po’. Ribadiscono l’importanza dell’esperienza. Perché la strada per la conoscenza passa attraverso un sapere e un fare che devono essere declinati in prima persona singolare. Perché solo così gli apprendimenti diventano parte di noi.
“Posso comprare un pacchetto?” No, non voglio neanche sentire la domanda. La risposta la confeziono con voce stentorea, come si addice ad una persona esasperata. “Potete avere le figurine solo un giorno alla settimana. E fino ad allora non si compra niente”.
Sul loro viso si spalanca una tristezza senza fine e io ripenso mesta alla ciotola. Quale bisogna lavare la mia o la loro? Alla fine ho capito (sigh!): “Anche mamma non comprerà niente per una settimana, prometto. Solo cose da mangiare. Per il resto rinuncio anch’io a tutte le cose che mi piacciono”. Devo fare esperienza di quello che ho chiesto a loro. Niente, proprio niente. Come loro.
Accidenti! Non sapevo fosse così impegnativo. Passare davanti ad un negozio e ignorarlo, non comprare il settimanale preferito, non ricaricare la scheda del cellulare.
Per questo è più facile essere adulti che bambini. ci prendiamo il privilegio di insegnare senza nemmeno provare ad imparare.
Sabato mattina alle otto siamo già in edicola. Compriamo certo, ma questa settimana abbiamo capito qualcosa in più.