Scritto sui banchi

10 marzo 2006

notte prima degli esami, il film






L’ultima campanella. Quella dell’ultimo giorno dell’ultimo anno di scuola. Una specie di allarme che avverte che l’adolescenza è conclusa. Una sorta di richiamo che ti sospinge verso un altro te stesso. E segnala che adesso puoi farla finita. Con le paure, con le soggezioni, con le timidezze. Un suono che ti entra dentro e ti fa venire voglia di urlare. E di dire al mondo che tu… che loro... che questi anni… Insomma, le parole un po’ sono inceppate dall’ansia di futuro che si è annidata in questa ansa di libertà che è la fine della scuola. E allora Luca entra nella sala dei professori e tutto d’un fiato lo dice. Glielo dice. Che lui è una merda, un fallito, e che gli ha rovinato la vita. Lui sarebbe la carogna, il prof di italiano.
Che però, scherzo del destino, bussolotto di un esame che è una piccola lotteria, adesso è stato nominato membro interno. E’ proprio una carogna, il professor Molinari - Giorgio Faletti. Lascia sfogare Luca e poi gli spiega che la partita è ancora aperta. Si vedranno agli esami di maturità. E’ l’inizio della fine. E del film Notte prima degli esami, di Fausto Brizzi. Una serie di sfortunati eventi che vanno dalla fine dell’anno scolastico alla mattina degli orali. Una manciata di giorni, tra pomeriggi di studio, scherzi sulla spiaggia e feste in piscina. Amori che si formano, si disfano e si ricompongono. Amicizie che vacillano e reggono le prove più dure. Nel cuore degli anni Ottanta. Tra le extrasistole musicali dei Duran Duran e degli Spandau Ballet e il ritmo cadenzato del pop italiano.
Un salto nel tempo che il regista ha raccontato rovistando armadi e cassetti. T shirt fumettose (da Pippo a Snoopy, passando per Goldrake) e polo a coste larghe per lui, camicette a righe e jeans slavati per lei. Espadrillias rosse e scarpette da basket colorate. Con questo passo si andava incontro al tempo, alla vita. In quegli anni.
Dice poco della scuola questo film. Salvo qualche breve inquadratura di un edificio che sembra ben messo, con ampie librerie, aule luminose dove sostenere l’interrogazione. E i patetici espedienti per dribblare la severità dei prof: bignami a tutta birra, cartucciera originale dell’esercito americano caricata di temi, teoremi trascritti sulla suola di gomma delle scarpe.
Racconta molto dei ragazzi che da quella scuola uscivano. Pochi ideali, pochi sogni. Tranne uno: l’amore. Quello che ti fa dire: “Ho trovato la donna della mia vita”. L’hai vista solo dieci minuti, ma pronunci quella frase con una certezza che non avrai più negli anni a venire. E quella affermazione è paurosamente vera. Comunque vadano le cose. Perché in quel momento lì hai conosciuto l’amore e la strada in salita oramai l’hai imboccata. Anche se poi, lei, la donna della tua vita, o lui, l’amore che occuperà tutti i tuoi pensieri, come il motorino di quegli anni - il Sì della Piaggio - ti lascia a terra nei momenti meno opportuni. E sei costretto ad una fatica pazzesca per pedalare e rimettere in moto. Racconta delle famiglie che lentamente stavano cambiando. Con le mamme che se ne andavano di casa per un altro uomo, o per fare le hostess. E quelle che c’erano, ai figli riuscivano a mala pena a portare un po’ di tramezzini per merenda. Entrate in scena quasi sempre inopportune. Ad eccezione della nonna, magica presenza nella vita di ogni adolescente, la sola che facendosi affiancare nelle vicende di casa, riesce sempre a stemperare i grumi della vita. Racconta delle giornate sgualcite che precedono gli esami. Terribili, certo. Ma intense, piene di vita.
La conclusione del film custodisce due piccoli cammei. Il primo: in cinque anni di scuola la sola cosa che Luca ha imparato è che dei prof non ci può fidare. Mai. Il secondo: secondo voi che lavoro farà Luca da grande?

1 Comments:

  • Gentile Marilena,
    sono Giacomo Di Girolamo, giornalista di Marsala, in Provincia di Trapani. Ho letto con attenzione il suo volume e mi piacerebbe intervistarla nel corso del mio programma radiofonico "Il volatore", che va in onda sulle frequenze di Rmc 101. Se è disponibile mi contatti pure all'indirizzo ilvolatore@rmc101.it, e le darò tutti i chiarimenti che desidera.
    A presto
    Giacomo

    Da Anonymous Anonimo, alle 11 marzo, 2006 11:41  

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