Scritto sui banchi

11 dicembre 2005

E all'improvviso: costantino


Di bello è bello. Avete ragione voi. E’ bello, sì. Ed è seduto lì di fronte a me. Che coincidenza! Anche Agata mi aveva detto di averlo incontrato al ristorante la settimana scorsa a Pescara. Lo raccontava, elettrizzata, alle clienti del negozio cotonando i capelli più alti del solito. Divismo di seconda mano, avevo pensato pettinandomi a casa a modo mio. Invece. Invece, la prossima volta che vado dal parrucchiere le dirò: lo sai che “anche io” ho visto Costa? E le racconterò che eravamo proprio ad un metro di distanza e che … insomma le farò un resoconto assai simile al suo. Poi mi venite in mente voi. Tina, Enza, Veronica e tutte le ragazze innamorate perse di Costantino. “Senti io ho un centinaio di alunne che sono tue fans. Mi faresti un autografo per ciascuna di loro?”. “Stai scherzando?” mi chiede sfoderando il primo megasorriso di ordinanza. Sì, sto scherzando, confesso immediatamente sbugiardata e impietosita dal mio modo pietoso di attaccare bottone. (E’ che ho perso l’allenamento per questo genere di cose, non mi ricordo più come si fa). “Però è vero che sono insegnante e che ho un centinaio di alunne che sono pazze di te”. E non sono più di fronte a lui, ma sono seduta al suo tavolo, mentre prende il caffè. Gli giro qualche episodio della vita scolastica in cui c’è lui. Del laboratorio di giornalismo in cui i collegamenti a internet si aprivano sempre con una visita al suo sito. Si diverte abbastanza. O finge di divertirsi, non saprei. “Ma che effetto ti fa tutto questo?”. Mette su un tono un po’ blasè. “Niente, nessun effetto. Sono una persona normale, sono qui, tra un po’ andrò a lavorare, stasera torno a Roma a girare una trasmissione. Sono un personaggio mediatico. Sono contento di quello che viene. Sono contento. Tutto il resto riguarda voi”. E’ vero è una persona normale ma con un lavoro che se non è speciale ha comunque qualcosa di particolare. E’ qui perché deve inaugurare un ipermercato. E tira fuori una piccola telecamera con il video di quello che è successo ieri sera. Lui sul palco e loro sotto. Un mare di ragazzi e ragazze che si sentono un solo cuore insieme a lui. Centinaia di fari telefonini che gli scattano foto e riprendono video. Un’onda di voci: costa-costa-costa. “Ogni volta accade questo”. E tu? “E io sono contento”. Parliamo ancora un po’. Gli piace vedere e far vedere il pubblico. “Queste cose qui ci sono sempre state. Ognuno poi si sceglie il divo che gli piace. A loro piaccio io”. Glissa benissimo le questioni che non gli interessano o che forse lo irritano (gli sto ponendo troppi perché o troppe domande?).
“Me le saluti tanto le tue alunne?” Trentesimo (e più) splendidosorriso di ordinanza. Certo che te le saluto. E si guardano pure la foto della prof. accanto a Costantino. Io intanto vado da Agata.

1 Comments:

  • Costa to Costa (Costantino on the road)
    Costantino-poli (Costantino sul trono d’Oriente)
    Costa-Rica (Costantino decaffeinato)
    Costa-nzo (Costantino ospitato)
    Costa-Crociere (Costantino turista)
    Costa-tina (Costantino macellato)
    In nomen omen… continua tu, Marilena. Ma prima levami una curiosità, tu che gli sei stata così vicino: che odore ha, il nostro Costantino?

    Da Anonymous Anonimo, alle 12 dicembre, 2005 19:25  

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